Storia dal 1946

La nostra storia nasce da un gemellaggio con il CAI di Cernusco s/Naviglio che ha origine nel lontano 1946.

Finiti gli anni della 2a guerra mondiale, proprio nell'estate del 1946, alcuni giovani di Vimodrone che sentivano il piacere di trascorrere le loro domeniche in montagna, si riunirono al bar-latteria di Lino Levati, in via IV novembre a Vimodrone, con l'intenzione di fondare la sottosezione del CAI, affiliata alla sezione di Cernusco sul Naviglio, dalla quale purtroppo non ricevettero, dati i tempi, né aiuto morale, né finanziario.

Battista Piloni, che era consigliere del CAI di Cernusco, divenne primo reggente della nostra sottosezione ed una quindicina di giovani, forse venti, tra ragazzi e ragazze, fecero parte di questo gruppo.

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Tra i più assidui c'erano Wanda e Ezio Campi, Enrico Cappella, Carla Cogliati Crippa, Maurizio Colombo, Sergio Danieli, Adolfo Gabos, Guido gallo, livia Sanvito e Maura Ponti. Furono anni di passione pura per la montagna, non certo vicina a Vimodrone e allora non facilmente raggiungibile. Soldini pochi, i mezzi di trasporto erano il treno, la bici e qualche volta il pullman. Escursioni invece tante: la vicina Grigna, le valli bergamasche e quando era possibile la valle d'Aosta. Ancora oggi i vecchi soci del CAI di Vimodrone ricordano con una certa emozione una settimana ben riuscita trascorsa al rifugio Tuckett sulle Dolomiti di Brenta.

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Le notizie di quel periodo non sono state tratte dagli archivi del CAI, che purtroppo non esistono più, ma dalla memoria di coloro che hanno vissuto quei meravigliosi anni e dai ricordi scaturiti in loro, rivedendo con noi le foto di allora, in bianco e nero, scattate durante le escursioni in montagna. la vita della sottosezione purtroppo aveva gli anni contati perché pochi anni dopo, nel 1952, l'attività cessò. Molte le cause: i matrimoni e la nascita dei figli, il poco tempo libero a disposizione, i soldi, il trasferimento di alcuni per lavoro in altre località e forse anche la mancanza di una sede dove incontrarsi.

Non cessò però l'amore dei  singoli verso la montagna e neppure si spense la passione e la voglia di scalare alcune pareti più o meno impegnative. erano iniziative di un piccolo gruppo di amici che a volte con l'aiuto di una giuda alpina si cimentavano sui sentieri delle nostre Alpi. Anche senza aderire ad alcuna sezione CAI.

Baffo

Questi alpinisti vimodronesi, raccontando ad altri le loro piacevoli esperienze, riuscirono a trasmettere la loro passione per montagna e così a forza di battere il chiodo nel 1974 nacque una nuova associazione, il Club Amici della Montagna, che cominciò a crescere rapidamente, sia per il numero di iscritti, sia per la massiccia partecipazione alle gite proposte in tutti i mesi dell'anno. Era il periodo delle adesioni di massa, sia alle gite sulla neve, sia alle castagnate e alle escursioni in montagna non impegnative ed accessibili a tutti. Lo scopo era sempre quello di diffondere la conoscenza dell'ambiente alpino, come da sempre si propone il Club Alpino Italiano. Tra i fondatori di questo Club ricordiamo: Vimercati, Cavallaro, Fossati, Franzini, Murnigotti, Rosoni e Sartori.

Amici 

Col passare degli anni le attività del Club Amici della Montagna presero un indirizzo di tipo turistico-culturale, che non trovò il gradimento di coloro che erano maggiormente affezionati alla montagna pura. Così ritornò il desiderio di far rivivere la sottosezione CAI, sempre aggegata a Cernusco sul Naviglio. Era il 1981 ed il nuovo gruppo iniziò a raccogliere adesioni anche per escursioni impegnative, dove si percorrevano sentieri in quota, fino a raggiungere nevai e ghiacciai. 

Furono anni di promozione che diedero presto buoni risultati: nel 1985 divennero effetivi 51 soci CAI, che cominciarono a far sentire la loro presenza a Vimodrone, divulgando programmi stagionali di escursioni e gite in montagna. Prese la reggenza della sottosezione Franco Costa con l'aiuto dei consiglieri Beltrame, Banalumi, Busetti, Busi, De Romedi, Gabos, Grimoldi, Malfione, Redaelli e Sanvito. Anno dopo anno il numero dei nuovi soci continuò ad aumentare e la sottosezione si fece promotrice di nuovi programmi per rendere più visinbile la presenza del CAI in paese. Oltre alle gite sciistiche e alle escursioni estive si cominciarono ad organizzare i corsi di sci di fondo e si prepararono conferenze e incontri con lo scopo di fornire ai simpatizzanti le più importanti nozioni nozioni sui modi e comportamenti utili per muoveversi in montagna in sicurezza.

Si rinnovò il Consiglio e nel 1991 prese la reggenza Adriano Rota. Con gli anni crebbe l'esperienza e si affinò l'organizzazione e nei programmi di attività furono inseriti anche i corsi annuali di ginnastica presciistica e di miglioramento del tono muscolare. Vennero promosse iniziative culturali sui ntyemi della montagna per coinvolgere di più la cittadinanza e stuzzicare la curiosità dei neofiti. Si organizzarono proiezioni di diapositive e concerti di cori di montagna, si invitarono personaggi famosi a tenere conferenze su alcune delle loro più significative esperienze alpine, come avviene in moltissime sezioni CAI. 

 

Manolo

 

Cominciò una collaborazione con la Scuola Elementare, per i cui alunni venero organizzate escursioni in montagna, a volte anche con il pernottamento in rifugio alpino. Arricchiti da questa positiva esperienza con gli studenti, a partire dall'anno scolastico '94/95, presentammo un progetto educativo alla Scuola Elementare e Media che trovò l'approvazione del Direttore Didattico. Prese così l'avvio una serie di gite in montagna, precedute di incontri con i ragazzi in cui si spiegavano le caratteristiche dell'ambiente alpino e il comportamento da tenere sui sentieri per rispettare l'ambiente ed evitare i pericoli.

Negli anni successivi diventò sempre più attiva la nostra collaborazione con l'Amministrazione Comunale in occasione di manifestazioni e feste pubbliche: a gennaio con il falò di Sant'Antonio 

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e a maggio 2011, in occasione della Festa di Santa Croce, la parete artificiale di arrampicata presso la palestra della Scuola Media di via Fiume che con gli anni diventò un'attrativa fissa per adulti e per bambini.

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Con qualche titubanza e con la paura di fare il passo più lungo della nostra gamba, cominciammo ad organizzare corsi di sci da discesa. I risultati furono molto buoni e ora ci sentiamo orgogliosi per aver portato sulla neve tanti ragazzi di Vimodrone.

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Nel dicembre 2011 si rinnovò il Consiglio e dopo oltre vent'anni Adriano Rota venne sostituito da Maurizio Reduzzi come nuovo Reggente.

Il 3 maggio 2013, in occasione del trentesimo anniversario della sottosezione CAI e della Festa di Santa Croce, il Consiglio Comunale nella persona del Sindaco Antonio Brescianini ha consegnato la Benemerenza "Premio Comune di Vimodrone" alla nostra sottosezione, con la seguente motivazione:

"In occasione del trentennale della sua istituzione, per l'intensa attività rivolta al servizio della comunità, attraverso cui ha promosso l'amore per la montagna e per il rispetto per la natura e il territorio, bene comune da vivere e tutelare

Ormai la vita della sottosezione è diventata una realtà. Possiamo dire con orgoglio che a Vimodrone il CAI c'è e si sente, ma questa presenza sarà mantenuta sempre più viva ed attiva dalla partecipazione e presenza dei suoi soci, perchè: 

la montagna è proprio come il primo amore... non si dimentica mai! 

 

Il 2017 è un anno speciale per il CAI di Vimodrone per due importanti motivi.

Il primo riguarda il passaggio da Sottosezione di Cernusco s/N a Sezione Autonoma. Il percorso, lungo e delicato, è durato quattro anni. Il primo passo è stato quello di modificare gli Statuti di Vimodrone e Cernusco s/N per concedere a Vimodrone l’autonomia gestionale. Poi si è reso necessario raggiungere e superare la quota di 150 soci maggiorenni, obiettivo conseguito attraverso l’adesione partecipata di vecchi e nuovi iscritti. Tutto questo ha permesso di richiedere al CAI Centrale l’autonomia completa.

Il 25 ottobre 2017 è giunta in sede la comunicazione ufficiale che il Comitato Centrale di Indirizzo e Controllo del CAI aveva finalmente approvato la costituzione della nuova Sezione di Vimodrone.

Il secondo motivo riguarda l’assegnazione di una sede dignitosa da parte dell’Amministrazione Comunale. Dopo aver svolto tutto l’iter previsto dall’Ente Pubblico, nel mese di giugno 2017 è stato firmato il contratto per la locazione dei locali dell’ex-appartamento del custode della scuola media di via Fiume.

È subito iniziata la ristrutturazione che prevedeva molte opere per rendere vivibile e fruibile la nuova sede. Oltre al lavoro di ditte esterne, notevole è stato quello del Consiglio e dei soci che, avendo a cuore la creazione di un luogo idoneo ed esclusivo per le proprie attività, hanno dedicato volontariamente tempo ed esperienza per ristrutturare ed abbellire i locali.

 

Ora quindi la nuova Sezione, nella nuova sede, parte per una avventura che tutti speriamo possa coinvolgere i cittadini di Vimodrone, e non solo, nello spirito della passione per la montagna e del suo rispetto.